..FILIPPO CORVEDDU, "L'API PITTORE".....Apicoltore professionista con la passione della pittura
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FILIPPO CORVEDDU
Sono nato in Sardegna, a Pattada (SS) il 09 novembre del 1960.

Sono Perito Agrario e Apicoltore professionista con la passione della pittura che coltivo sin da bambino. Entrambe le attività evidenziano una forte attrazione per la natura da cui traggo abbondante ispirazione.

Ad incoraggiarmi a percorrere questo sentiero, é stato mio padrino Flavio Marinelli, affermato pittore di Cagliari.

Ho all' attivo mostre “Personali” e “Collettive”. Partecipo a diversi Concorsi di pittura estemporanea aggiudicandomi in varie occasioni premi segnalazioni e menzioni per le mie opere che sono entrate a far parte di collezioni pubbliche e private.

Frequento da diversi anni lo studio di pittura “ Delos ” del Maestro Luigi Pinna, poliedrico artista di Sassari, dove ho l’occasione di confrontarmi con numerosi altri artisti di varie tendenze stilistiche che contribuiscono all’arrichimento e all' evoluzione della mia produzione.

Le tecniche che utilizzo sono principalmente: acrilico e olio (pennello, spatola, rullo.) non disdegnando l’acquerello, la china, la tempera e i disegni a sanguigna e carboncino.

La mia passione sono gli “impressionisti” Francesi i “macchiaioli” Italiani, nonché e i pittori Sardi del primo novecento. Ma la curiosità mi porta spesso a sconfinare in territori artistici diversi come l’ arcaismo la pittura metropolitana, fino all’astratto.

Punto di forza della mia produzione è comunque il ritratto ad olio.
 
L'ALTRA PASSIONE, L'APICOLTURA

APICOLTORE +
PITTORE =
____________
API-PITTORE
 
DIPINGO PER IL GUSTO DI FARLO

Più di una volta mi è capitato di sentire dei commenti sulle opere che eseguo, “sembrano realizzate da artisti diversi”. La spiegazione è semplice, la passione che ho per la pittura è puramente istintiva, libera da qualsiasi sovrastruttura o ragionamento intellettuale, essa mi porta a non rispettare i limiti e i confini rigidi dettati dagli stili duri e puri della corrente a cui dovrei appartenere. Non mi lascio ingabbiare da nessuna corrente artistica, o meglio mi piace attraversarle, provarle, personalizzarle per poi, quando mi va, cambiare .
L’ unica strada che seguo è quella del piacere e dell'emozione che provo nel dipingere, senza preoccuparmi se ciò che devo fare è coerente o meno con la mia pittura prevalente . Ciò non significa che quel che faccio è privo di significato, anzi, il mio obbiettivo è quello di comunicare l'emozione che provo e ritengo che dal collage che viene fuori dal complesso della mia opera si possano leggere le mille sfaccettature dell’animo umano, le passioni i sentimenti e anche le contraddizioni che mi caratterizzano.
Poi trovo che sia bello che il significato dei miei quadri lo possiate dare Voi, secondo la vostra sensibilità.

Filippo Corveddu L’Api-Pittore
 
Scrivono di Me
L’etica del perfettamente naturale

La passione per la pittura può manifestarsi in molti modi: a volte, è puro virtuosismo e “ansia di riproduzione”, e si riduce così spesso a niente più che un hobby, un passatempo senza valore. Altre volte, come nel caso di Filippo Corveddu, è esigenza di comunicazione.
È quando diciamo che un quadro “sembra parlare”. Ed, in effetti, parla, anzi parla il pittore, anche attraverso un paesaggio o una “natura morta”.
L’urgenza comunicativa non può esprimersi in altre forme perché tratta di esperienze primordiali, che vengono prima del linguaggio verbale.
L’esperienza della luce, del colore, insegnano però subito al pittore una cosa nuova: che la luce, il colore, sono percepiti come tali solo dall’uomo. Dalla sua particolare forma di visione. Allora l’esperienza primordiale diviene una radicale presa di coscienza, della propria individualità e della propria umanità.
Da qui nasce però una domanda etica: come può l’uomo rapportarsi in armonia con la natura e con l’altro? La risposta è già implicita, nel senso vitale di una natura florida e robusta, ma imperscrutabile, come appare ritratta negli impasti di colore saturi ma austeri, o nei riflessi assoluti dell’acqua, nei cieli dei paesaggi, nelle intense nature morte.
Lì si intrecciano le linee di una disciplina millenaria, che è l’ordine della natura stessa, di cui “l’uomo naturale” è parte, e con la quale può interagire alla pari. Non c’è differenza fra un frutto raccolto e un frutto su un ramo, fra un albero e una casa. Cambia solo il tipo, non la quantità di amore che vi è racchiusa.

Mario Campus
Cesare Talozzi
 

La forte attrazione per la natura sin da bambino lo porta a percorrere il sentiero dell'ispirazione in armonia con gli elementi.
I suoi quadri sembrano parlare, perché quando dipinge diventa tutt'uno con i segni e i colori che penetrano nel suo animo, e così gli impasti di materia, ora satura e robusta, ora velata e leggera, si distribuiscono armonicamente sulla superficie del quadro che diventa per lo spettatore quasi un esperienza primordiale.

Piero Putzu
 
SU PITTORE
UNA SERIE DE COLORES
A FIANCU UNA TELA BIANCA
SA MANU ESPERTA ALMADA DE PINZELLU
COMINZADA A DIPINGHERE
UNU MONTIJU AEROSU COLORADU DE FIORES
IN MESU UNU SUELZU MANNU
CHIN SU TRUNZU GUASI RUJU
ISPOZZADU DE SU OLTIJU
SUTA TANTAS MACHIAS BIANCAS
ECCO LEARE FROMMA
UNU FIOTU DE ELVEGHES MELIAGRENDE
IN S'ISTERRIDA AZURRA DE SU CHELU
PAGOS SEGNOS GRIGIOS
SUNU SAS NUES TRUVADAS DAE SU ENTU
NO B'ADA PARAULAS ISCRITAS
NO S'INTENDEDE OGHES
MA PIANU PIANU
UN POESIA A FATTU DE COLORES.

POESIA DEDICATAMI DA ....
TONINO DELOGU pastore-poeta
 
GIUSEPPE FOGARIZZU
IL SOCIO APICOLTORE
 
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